Esame Avvocato 2017: tracce e soluzioni schematiche di penale

Traccia di diritto penale n. 1

In data 9 febbraio 2016 il Giudice Tutelare di Alfa nomina Caia amministratrice di sostegno di Tizio, affetto da demenza senile tipo Alzheimer, con il compito di gestire il trattamento pensionistico di Tizio e di impugnare, a nome di quest’ultimo un contratto da questi stipulato nel 2015 sotto la spinta di artifici e raggiri perpetuati da terzi. 
In data 7 maggio 2017, a seguito delle segnalazioni provenienti da alcuni vicini, i vigili del fuoco accedono d’urgenza nell’appartamento di Tizio rinvenendolo in pessime condizioni igieniche, senza cibo e bevande e con rifiuti all’interno dell’abitazione.
Tizio viene dunque ricoverato in ospedale e, a seguito della comunicazione pervenuta, il giudice tutelare revoca la nomina di Caia quale amministratrice di sostegno e trasmette gli atti alla locale Procura della Repubblica ipotizzando la ricorrenza del reato di cui all’art. 591 c.p. 
Caia, preoccupata, si rivolge ad un legale per un consulto.
Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, premessi i brevi cenni sul reato di abbandono di persone incapaci, rediga motivato parere esaminando la questione sottesa al caso in esame.

Possibile soluzione schematica diritto penale n. 1

 Il reato permanente di abbandono di persone minori o incapaci ex art. 591 c.p. riguarda due ipotesi:

-abbandono di minore infraquattordicenne ovvero della persona incapace a provvedere a se stessa;

abbandono all’estero del minore infradiciottenne.

E’ un delitto contro la persona.

Per abbandono si deve intendere l’omissione dolosa dell’obbligo di custodia e cura, come desumibile dall’inciso “della quale abbia la custodia o debba avere cura”; si lascia sola una persona verso cui si ha un obbligo latamente protettivo.

Per persona incapace a provvedere a se stessa deve intendersi la non idoneità del soggetto passivo a tutelarsi rispetto a malattie o altre cause che possano lederlo (pericolo contro la persona).

Nel caso de quo, Caia, nella sua veste di amministratrice di sostegno di Tizio, ha posto in essere il reato ex art. 591 c.p., in considerazione del fatto che quest’ultimo è stato trovato “in pessime condizioni igieniche, senza cibo e bevande e con rifiuti all’interno dell’abitazione”?

La risposta è positiva, se si ritiene che Caia aveva anche un obbligo protettivo relativo alla salute e salubrità dell’ambiente; la risposta è negativa se si ritiene che Caia non aveva anche un obbligo protettivo relativo alla salute e salubrità dell’ambiente.

Si opta per la risposta negativa perché:

-l’attività di amministrazione di sostegno è finalizzata alla tutela di interessi e, dunque, aspetti patrimoniali, ex art. 404 c.c. (“propri interessi”);

-a Caia era stato affidato “il compito di gestire il trattamento pensionistico di Tizio e di impugnare, a nome di quest’ultimo, un contratto”, senza riferimento ad altro; la perimetrazione dell’impegno dell’amministratore di sostegno è data dal decreto di nomina ex art. 405 c.c.

 

Traccia di diritto penale n. 2

Tizio, dopo aver lungamente osservato le abitudini del pensionato Mevio, di anni 75, un giorno lo avvicina mentre questi sta rientrando a casa. Spacciandosi per un amico di vecchia data del di lui figlio Caio e carpitone in tale modo la fiducia lo convince a consentirgli di entrare nell’appartamento. 
Qui, rappresenta di vantare un credito di euro  500,00 nei confronti di Caio, di trovarsi in momentanee ristrettezze economiche e di essere pertanto intenzionato ad agire in giudizio nei confronti del predetto per ottenere la soddisfazione del proprio credito, Tizio convince Mevio a consegnargli tale somma; inoltre, approfittando di una momentanea distrazione di Mevio, fruga in un cassetto del soggiorno e si impossessa della ulteriore somma di euro  300,00 ivi  rinvenuta, dandosi poi alla fuga. Nell’uscire Tizio si accorge però della presenza di telecamere di sicurezza nel palazzo e temendo essere in tal modo identificato, essendo pluripregiudicato per reati specifici: decide dunque di recarsi dal proprio legale per un consulto. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio rediga motivato parere individuando i reati configurabili nel caso di specie e la relativa disciplina in ordine alla procedibilità dell’azione penale e alla possibilità di applicazione di misure cautelari.

Possibile soluzione schematica diritto penale n. 2

Le questioni a cui rispondere sono espressamente tre, seppur connesse tra loro:

– reati configurabili;

-disciplina in ordine alla procedibilità dell’azione penale;

-possibilità di applicazione di misure cautelari.

I reati configurabili, avvinti dal vincolo della continuazione ex art. 81 comma 2 c.p., sono due:

-truffa ex art. 640 comma 2 n. 2bis c.p.;

-furto in abitazione ex art. 624 bis c.p.

Sussiste truffa perché Tizio:

-ha posto in essere “artifizi e raggiri” contro Mevio (ha osservato, avvicinato e si è spacciato per un amico di vecchia data del di lui figlio, rappresentando di vantare un credito); questi hanno indotto “in errore” la vittima, che si convince a fare entrare in abitazione l’agente e consegnargli la somma di euro 500,oo;

-con la sua condotta, si è arricchito ingiustamente (sine titulo), con consequenziale danno (depauperamento) di Mevio per la somma di euro 500,oo;

-ha approfittato di circostanze legate all’età di Mevio (pensionato di anni 75).

Sussiste anche furto in abitazione perché Tizio:

-si è impossessato di una cosa mobile altrui (“si impossessa della ulteriore somma di euro  300,00”), sottraendola al detentore Mevio;

-ha agito tramite introduzione in privata dimora; non vi è destrezza perché questa postula una distrazione causata dall’agente, diversamente dal caso de quo (“approfittando di una momentanea distrazione”).

Relativamente alla procedibilità dell’azione penale, entrambi i reati indicati sono procedibili d’ufficio, con la precisazione che la truffa ex art. 640 c.p., in assenza dell’aggravante del comma 2, sarebbe procedibile a querela di parte.

Per quanto riguarda la possibilità di applicazione di misure cautelari, questa va valutata sulla base di gravi indizi di colpevolezza, ex art. 273 c.p.p., ed esigenze cautelari, ex art. 274 c.p.p.:

-i  primi sussistono perché Tizio è stato ripreso da telecamere di sicurezza;

-le seconde sussistono perché Tizio è pluripregiudicato per reati specifici.

Pertanto, sono presenti significative possibilità di applicazione di misure cautelari, fermo restando il dictum dell’art. 275 c.p.p.

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